CUORE DI VETRO (CD 2006)
CUORE DI VETRO (CD 2006)
* Fabio Igor Tosi
- www.sonicbands.it
Il nuovo disco di Katya Sanna è destinato alla
distribuzione via web, nessun negozio, reperibile nei siti della label (la CNI
di Roma) e dell'artista stessa www.katyasanna.it.
Forse un modo per anticipare ciò che probabilmente sarà
il principale utilizzo della musica, forse solo una provocazione. Sia quel che
sia "Cuore di Vetro" conferma ed amplifica la bontà della scrittura
musicale di Katya Sanna, capace di sapersi mettere sempre in discussione con
scelte coraggiose. Rispetto al precedente "La Luccicanza" (datato
2003) vengono lasciate un po' da parte le atmosfere etniche - antiche che
contraddistinguevano il vecchio album. Il nuovo ha sonorità decisamente moderne
e diversi brani con una buona ritmica. Elettronica ispirata, accompagnata dalla
sottile voce dell'artista romana in perenne contrasto tra sapori etnici e
contaminazioni moderne. Le dieci tracce proposte sanno trasmettere visioni e
paesaggi malati che sanno impossessarsi delle cellule celebrali di chi ascolta
attentamente. Interessanti certi passaggi uniti ad atmosfere prevalentemente
mistiche, una musica fisica che trova maggior ispirazione in composizioni quali
"Lontano Dalla Foresta", "La Maschera di Gesso", "La
Voce di Adele"e sopratutto "Marianne". Un lavoro ispirato e dalle
atmosfere suggestive.
*Marcellon Berlich
- www.losingtoday.com
"Cuore di Vetro" (il titolo è ispirato
all'omonimo film di Werner Herzog) è il terzo disco di Katya Sanna, cantante
proveniente da Ostia che ha scelto di promuovere e distribuire la propria
musica esclusivamente attraverso la Rete. In questo caso, le offre un 'ombrello
protettivo' e una maggiore visibilità la CNI- Compagnia Nuove Indye.
Non è un caso che a interessarsi della musica della Sanna
si stata proprio un'etichetta specializzata in musica 'etnica': le dieci
composizioni contenute in "Cuore di Vetro" pur non essendo
direttamente riconducibili a nessuna delle 'musiche del mondo', conservano
infatti un sapore esotico, una poco definibile traccia che spinge l'ascolto a
guardare ad oriente. Sarà forse per lo stile della stessa Sanna, all'insegna di
un liricismo che ricorda molto da vicino certe musiche del vicino oriente
(Lontano dalla foresta è l'unico brano in cui l'interpretazione si esprime in
un cantato 'tradizionale'), ma anche dell'India.
Nell'apparato sonoro, all'insegna di beat e tappeti
elettronici, loop e campionamenti, a più riprese si ritaglia felicemente uno
spazio l'intensa sonorità di un violoncello.
Ne risulta un disco molto cinematografico (oltre al
titolo, sono presenti altri due 'omaggi' quello alla Adele H di Truffaut de La
voce di Adele e quello a Elizabeth del regista indiano Shekhar Kapur de
"La Maschera di Gesso"), che trova un efficace equilibrio tra
sperimentazione e intensità.
* Ankh - www.versacrum.com
Cuore di vetro (CD - Autproduzione, 2006). A tre anni di
distanza da La luccicanza esce il quarto CD solista di Katya Sanna, vocalist di
numerose interessantissime formazioni della scena romana. C'è da dire che, in
questo periodo, la nostra non è rimasta certo inattiva, avendo partecipato a
diverse esibizioni teatrali e ad un CD della Solar Orchestra, progetto con cui
si è anche esibita dal vivo. Cuore di vetro è un CD meno complesso e vario
rispetto al suo predecessore, ed è essenzialmente costituito da basi
elettroniche su cui si sovrappone la notevole voce di Katya Sanna.
L'elettronica sullo sfondo si muove (ma, si badi bene, non sono un esperto nel
campo) nelle realtà tra IDM e chillout con qualche puntata verso sonorità
vagamente etniche: è tipicamente caratterizzata da ritmiche sincopate su cui si
innestano, oltre ai vocalizzi ben noti a chi conosce Katya Sanna, elementi più
sognanti ma anche rumori di origine indefinita. Rispetto al lavoro di tre anni
fa, questo nuovo CD risulta certamente più omogeneo e, a mio giudizio, pur non
essendo assiduo frequentatore di queste tipologie di musica elettronica,
interessante per il tipo di sperimentazione scelto. In chiusura, credo sia bene
specificare che < di>non verrà venduto nei normali negozi di dischi ma
esclusivamente distribuito via web attraverso iTunes.
* Alex -
www.musicunderground.org
Claustrofobico e delirante questo "Cuore di
vetro" di Katya Sanna. Ascoltando il CD si crea un'atmosfera in cui
aleggia una sensazione di inquietudine, una componente di minaccia costante,
creata dalla scelta di suoni elettronici e melodie cupe ed acide, e determinata
da vocalizzi ed acuti deliranti. In sostanza possiamo dire che questo è un
lavoro totalmente sperimentale, con una struttura melodica e armonica
costituita esclusivamente da campionamenti al limite tra psichedelia e
avanguardia, con una componente alienante e martellante che trascina
l'ascoltatore in una sensazione di angoscia e in una dimensione delirante.
Indiscusse sono le capacità e le doti vocali di Katya, che possiede una non
indifferente estensione vocale. Sicuramente la scelta di produrre un album
completamente sperimantale è stata una mossa molto coraggiosa per Katya Sanna,
perchè con la voce che possiede, ha scelto la strada più difficile, ma è
apprezzabile proprio per il fatto che con queste canzoni riesce a trasmettere
concretamente i suoi sentimenti e la sua personalità. Poteva fare
tranquillamente delle canzoni commerciali in cui mettere in mostra la sua
grande vocalità, invece ha deciso di realizzare un lavoro decisamente personale
ed introspettivo anche per quanto riguarda le tematiche dei testi. Sicuramente
questo lavoro non sarà capito dalla maggior parte delle persone che lo
ascolteranno, perchè per poterlo comprendere bisognerà calarsi in una
dimensione che va aldila del concetto puramente musicale, ma che riguarda anche
la condizione mentale, caratteriale e sensoriale dell'individuo.
* Oleg Manson -
www.giag.lv/russian/ (Traduzione dal Russo)
Maggior parte dell'album è ispirata dal film di Werner.
Herzog "Herz aus glas" (altre due track ad opere di Francois Truffaut
e Shekhar Kapur) cinema di culto con immagini meravigliose (per creare
l'atmosfera necessaria, particolare, il regista faceva entrare i suoi attori
nello stato dell'ipnosi), quindi si pensa che per comprendere la sua opera
sarebbe bene conoscere il "cuore".
Per quanto riguarda la parte musicale qui Katya sta
sperimentando, sperimentazione non tanto astrusa, piuttosto minimalista e di
tanto intanto aggiungendo Trip-Pop oppure Dark Electro. Ogni tanto penetra
nelle aree gia coltivate da Diamanda Galas. Opera come minimo interessante.
*Prince Faster -
www.princefaster.com
Voce storica del panorama romano, forse una delle più
interessanti voci al mondo.
Sperimentatrice, a volte troppo, al punto da perdersi in
dedali ridondanti, stucchevoli e talvolta noiosi, per fortuna non tutta la sua
produzione è stata cosi. Le basi del progetto in analisi sono ridotte all'osso
e sembrano entrarci a forza come un vestito troppo stretto, il cd ha il vago
sapore di un grande vino lasciato aperto.
Katya ha il dono di una voce straordinaria, forse tra le
più intense che abbia mai sentito, ma se ne bea troppo, ed è divenuta una sorta
di Dorian Gray della vocalità, in altri termini dovrebbe controllare il proprio
ego (capisco che non è cosa facile), e dosare quel meraviglioso dono che il
padreterno gli ha concesso.