GRAND TOUR (CD 2009)
GRAND
TOUR (CD 2009)
* Aldo Chimenti
Rockerilla
Rockerilla
Il canto quale espressione dell’anima. Un concetto
sviscerato più volte, ma che nel caso di Katya Sanna assume declinazioni
insolite o perlomeno riferibili a contesti spazio-temporali che vanno dal mondo
classico all’avanguardia investendo più generi musicali con estrema
naturalezza, questo anche grazie alle
notevoli doti ed estensioni vocali di cui l’autrice dispone. Il richiamo mitologico che echeggia in
“Impronte di Calliope” si compie in qualcosa che trascende le misure del tempo,
quasi ad incarnare il pathos dell’eterno ritorno, dove un tema antico risuona
con accento nuovo mai udito prima. Le armonie di questa odissea onirica sul
filo del tempo paiono così porsi come un vettore di continuità fra passato e
presente, alimentato da flussi di forze immanenti, da onde agitate e mari
tranquilli di musica e parole. Neppure “Grand Tour”, si sottrae a tale logica,
sebbene le 9 canzoni in scaletta siano riletture di brani di firme illustri
come J.J Niles, David Syilvian, Peter Gabriel, Kate Bush, Lennon/McCartney,
Baez/Morricone, Faust’O…Essendo Katya
Sanna un’artista completa (oltre alla musica vanta discipline quali la
poesia e la pittura) perfino la pratica della trascrizione reca con sé l’allure
della prova d’autore dell’intuizione che dipinge suggestioni eterodosse e
personali. Ecco perché il fascino di queste melodie immortali si accendono di
nuovi colori e consonanze, frutto di una chimica innata il cui nome è talento.
* Ankh
www.versacrum.com
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Katya Sanna torna tra noi con questa coppia di uscite a
brevissima distanza di tempo l’una dall’altra. Si tratta di due lavori alquanto
differenti tra loro: Grand tour è un album di cover, scelte e selezionate
dall’autrice tra artisti di diversa estrazione ma quasi tutti (tranne, forse,
il grande Faust’O) di notevole fama: si va da John Lennon a David Sylvian,
passando per Peter Gabriel, Kate Bush o Fabrizio De Andrè. Nelle tracce di
questo CD la musica è molto rarefatta rispetto a quanto ascoltato in passato da
quest’artista, ad esempio l’introduttiva “Black is the color” è costituita
unicamente dal suono di onde e un leggero canto di gabbiani su cui si incastona
il lavoro dell’ugola della cantante capitolina; in altri casi possono essere la
chitarra, il pianoforte o il violino che, in solitudine, fanno compagnia ai
vocalizzi o, addirittura, altrove è la voce stessa a prendersi la
responsabilità di accompagnare se stessa in registrazioni successive. La cover
di “Exhibition of love”, già presente nella compilation tributo a Faust’O, è
probabilmente il brano di punta dell’album, caratterizzato da una base dark
ambient su cui si sovrappone la voce recitante, sebbene anche “Geordie” di De
Andrè, che ad un primo ascolto non mi era piaciuta, ha conquistato
successivamente.. il mio gradimento. Impronte di Calliope è, invece, una
collezione di cinque poesie composte dalla musicista e recitate su
accompagnamenti.. musicali differenti e, in alcuni casi, dal canto della stessa
autrice, talvolta parallelamente in lingua italiana e inglese. In questo caso
si ha una sensazione di maggiora disomogeneità musicale, giustificata dal fatto
che, probabilmente, non deve essere il suono al centro dell’attenzione...
* Roberto
Mandolini
www.losingtoday.com
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Katya Sanna alle prese con nove cover d'autore. L'omaggio
a Cathy Berberian, che interpretò “Black Is The Color” nelle Folk Songs dirette
da Luciano Berio, apre il cd e crea subito l'atmosfera solenne e elegante che
si manterrà con alti e bassi durante l'intera raccolta. La Sanna ha arrangiato
le canzoni quasi sempre solo per chitarra e voci. In qualche caso anche con un
pianoforte o un violino. Melodie messe a nudo che mostrano tutta la loro
bellezza: “Mother Nature's Son” dei Beatles, “Waterfront” di David Sylvian, “In
The Warm Room” di Kate Bush e poi anche “La ballata di Sacco e Vanzetti”
riproposta nella versione di Joan Baez. La selezione tradisce però il pubblico
di ultra quarantenni a cui questo cd sembra destinato.
* Andrea Turetta
www.babylonbus.org/old/category/recensioni/page/132/
http://freeartnews.forumfree.it/?t=40316651
Katya Sanna nel suo nuovo album “Grand Tour” ci propone
un bel viaggio musicale con nove versioni di altrettanti pezzi internazionali,
interpretati per l’occasione, dalla sua duttile voce. Quelli scelti dalla
giovane artista, non sono certamente brani altamente commerciali e di autori
usa e getta… anzi, ha selezionato canzoni dove la qualità e l’originalità sono
presenti sia nel titolo della canzone che nel nome dell’artista che l’ha
composta. Composizioni decisamente profonde e brani che restano notevoli
nonostante il passare degli anni. Katya Sanna ci offre in dono con questo suo
album, delle immagini musicali sorprendenti ed assai piacevoli.
Ci sarà bisogno in molti casi, di numerosi ascolti per
poter essere catturati completamente da queste nuove interpretazioni certo però
che non si può rimanere impassibili di fronte a questa voce nuova, che offre
delle belle canzoni in nuova veste. Tra i pezzi che ho preferito già al primo
ascolto segnalo “Waterfront” e “Geordie”, rispettivamente di David Sylvian e dell’indimenticato
Fabrizio De Andrè. Sia che si accompagni con il pianoforte che con una
chitarra, la voce di Katya Sanna sa muoversi ad alti livelli, tra questi brani
che hanno fatto storia.
* Nel delirio non ero mai sola - Il blog di Chiara Salvini
(Sacco e Vanzetti)
https://www.neldeliriononeromaisola.it/?s=Katya+sanna
https://www.neldeliriononeromaisola.it/2021/04/357588/